L’Italia migliora il suo saldo commerciale con i paesi extra Ue grazie alla resilienza dell’export

3 Nov, 2023

L’Italia ha registrato a settembre 2023 un saldo commerciale positivo di +2.780 milioni di euro con i paesi extra Ue27, in netto miglioramento rispetto al deficit di -5.430 milioni di euro dello stesso mese del 2022. Questo risultato è dovuto alla maggiore competitività delle esportazioni italiane, che hanno resistito meglio alla crisi economica globale causata dalla pandemia di Covid-19, rispetto alle importazioni, che hanno subito una forte contrazione.

Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, l’export verso i paesi extra Ue27 è diminuito del 7,2% su base annua a settembre 2023, dopo l’aumento dell’8,9% di agosto. La flessione è stata determinata dalla riduzione delle vendite di beni intermedi (-12,8%), beni di consumo non durevoli (-11,9%) e durevoli (-7,5%). Tuttavia, la dinamica congiunturale dell’export è stata lievemente positiva nel terzo trimestre 2023 (+0,5%), grazie alle maggiori vendite di energia (+19,5%) e beni strumentali (+1,5%).

L’import da i paesi extra Ue27 ha registrato invece una forte contrazione tendenziale del 32,3% a settembre 2023, generalizzata e più ampia per energia (-49,7%) e beni intermedi (-26,2%). Nella media del terzo trimestre 2023, l’import ha mostrato una riduzione del 4,4%, cui ha contribuito in misura rilevante la diminuzione degli acquisti di beni intermedi (-11,4%).

Nei primi nove mesi dell’anno, il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è stato positivo per 28,6 miliardi di euro, rispetto al saldo negativo di -29,2 miliardi di euro nello stesso periodo del 2022. Questo dato evidenzia la capacità dell’Italia di mantenere la sua quota di mercato nei paesi extra Ue27, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alle tensioni commerciali internazionali.

A settembre 2023, le esportazioni italiane hanno registrato riduzioni su base annua verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27; le più ampie hanno riguardato Cina (-14,0%), Regno Unito (-13,2%), paesi OPEC (-12,1%) e Stati Uniti (-11,9%). Aumentano, invece, le vendite verso paesi MERCOSUR (+4,0%) e Giappone (+2,2%). Le importazioni italiane, tranne che dagli Stati Uniti (+14,4%), sono state in forte calo su base annua. Gli acquisti dalla Russia hanno registrato la flessione tendenziale più ampia (-86,2%); marcate anche le riduzioni degli acquisti da paesi OPEC (-36,4%), paesi ASEAN (-36,3%) e Cina (-34,4%)

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